È un esame strumentale che studia le imperfezioni ottiche, dette aberrazioni ottiche, sia corneali che interne all’occhio
Un qualsiasi apparato ottico presenta varie piccole deformazioni nelle lenti che lo costituiscono, che determinano alla fine il valore delle deformazioni ottiche caratteristiche dell’apparato stesso.
Tanto minori sono le deformazioni, dette aberrazioni, tanto più nitida e pulita sarà l’immagine che produce questo apparato. Nello stesso modo anche l’occhio umano presenta delle aberrazioni che, nel loro complesso, costituiscono i difetti oculari, la miopia, l’ipermetropia e l’astigmatismo.
Esistono poi delle ulteriori aberrazioni più complesse nel nostro occhio che possono creare fastidi, come aloni, visioni doppie ecc. Lo studio e la diagnosi di questi difetti costituisce l’aberrometria, effettuata da strumenti detti appunto aberrometri.
L’aberrometro è uno strumento in grado di “scomporre “ l’apparato visivo nelle sue componenti , proprio come se smontasse le lenti dell’occhio, potendo poi calcolare le deformazioni di ogni singola parte, anzi di ogni singola superficie di ogni parte.
Per esempio sarà possibile sapere l’astigmatismo della superficie anteriore del cristallino e della sua superficie posteriore, e ancora la risultante complessiva di quella corneale separandola da quella delle componenti interne ecc. Questo è fondamentale per calcolare quanto astigmatismo reale resterà dopo l’asportazione del cristallino e quindi che lente mettere per compensare quello residuo dopo l’intervento. Si potrà poi vedere se la posizione di una lente intraoculare artificiale è scorretta, se il diametro pupillare è o meno incompatibile con le moderne lenti trifocali od ancora se l’asse visivo non coincide con l’asse anatomico, cosa che renderebbe difficile la sopportazione di una lente multifocale artificiale dopo l’intervento.
Andando oltre possiamo avere una simulazione grafica della nitidezza che possiamo aspettarci mettendo un cristallino artificiale di un tipo rispetto ad un altro ed ogni informazione utile a predire le condizioni postoperatorie ed evitare di avere disturbi dopo l’intervento. Costituisce quindi un essenziale supporto per la chirurgia della cataratta con cristallini “premium”, che mirano a compensare tutti i difetti della vista ed a liberarci di tutti gli occhiali, per lontano e per la lettura.
Con questo apparecchio il chirurgo può dare certezze sulla riuscita e sulla compatibilità di un tipo di cristallino artificiale multifocale od astigmatico e può verificare tutti i difetti di posizionamento e refrazione.
Grazie a questa apparecchiatura la chirurgia della cataratta più sofisticata è diventata affidabile e prevedibile.