Sin dalla sua fondazione il centro di microchirurgia e diagnostica Microchirurgia Villa Massimo (MVM) ha puntato alla costante evoluzione dei suoi mezzi diagnostici e tecnici ed ad avere quindi le apparecchiature più moderne valide in tema di diagnostica e terapia oculare. Questo ha determinato il costante aggiornamento la costante evoluzione del parco macchine, processo mai fermato neanche nel periodo della pandemia.
Ed ecco che dopo il nuovissimo angio OCT Solix Optovue e dopo gli apparati di acquisizione visiva del segmento anteriore dell’occhio e dopo il nuovo contacellule endoteliale è arrivato certamente l’apparato di punta di questo processo, il nuovissimo Optos Sylverstone OCT powered by Nikon. Già in passato abbiamo illustrato il suo predecessore Optos California che già avevamo, ma l’arrivo della grande azienda Nikon, conosciuta in tutto il mondo ha permesso di fare di questo apparecchio la macchina più evoluta mai vista per la diagnosi della parte posteriore dell’occhio. Quindi MVM, pur avendo uno dei pochissimi Optos California a Roma ha voluto sostituirlo, unica a Roma, con l’ultimissimo Sylverstone OCT .
Cosa rende questa macchina un apparecchio assolutamente unico? Tutto. Con questo apparato possiamo fare foto ad altissima definizione con acquisizioni laser di tutta la retina, fino al oltre 260°, senza perdita di qualità in periferia grazie alla tecnologia dello specchio rotante d’argento, foto aneritre, cioè con filtri che permettono di evidenziare particolari altrimenti invisibili. Fluorangiografie con nitidezza ed estensione di campo mai viste, tutte immagini che possono essere riviste al monitor con ingrandimenti e filtraggi alla ricerca di dettagli minutissimi. E tutto questo anche in presenza di cataratta e senza nè dilatazione né abbagliamento. L’acquisizione dell’immagine è istantanea, non fastidiosa, ottima nei bambini quindi. Inoltre consente al medico durante la fluorangiografia di usare pochissima fluoresceina endovena rispetto ai sistemi tradizionali, proprio per la grande capacità di elaborazione elettronica dell’immagine, con decisa riduzione dei rischi e dei fastidi di questo esame. Ma tutto questo era già possibile con il California.
Il Sylverstone ha una incredibile novità: la possibilità di fare tomografie retiniche (OCT), non solo sulla macula come i tradizionali OCT, ma su tutta la superficie retinica fino all’estrema periferia! Questo consente studi strutturali di rotture retiniche, analisi di nei periferici e qualunque alterazione nella parte esterna della retina può essere indagata ed analizzata. Si tratta di un passo avanti inimmaginabile fino a ieri per l’accuratezza e la sicurezza della diagnosi e quindi della terapia.
Siamo di fronte ad una rivoluzione della conoscenza e dello studio delle malattie oculari che ci consentirà di fare diagnosi più precise e monitoraggi accuratissimi.
Siamo al livello più alto di sempre dello studio retinico ed ora unici a Roma e fra i pochissimi in Italia.