Quelle fastidiose mosche volanti! L’importanza dell’OCT nel distacco posteriore di vitreo

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Il vitreo è una massa gelatinosa che rappresenta circa i ¾ del peso e del volume del globo oculare. Se ci immaginiamo l’occhio come una sfera potremmo dire che il vitreo è il contenuto gelatinoso di questa sfera per circa i ¾ .

Pensando sempre l’occhio come una sfera, possiamo immaginare la sua parete interna : la retina, come una carta da parati che ne riveste quasi tutta la superficie. Il vitreo è adeso a tale superficie interna (la retina) in più punti.

Queste zone di adesione per una serie di motivi possono venir meno, ciò determina quello che si definisce distacco di vitreo, evenienza molto comune che, come sintomatologia, può dare una serie di disturbi che si possono manifestare per lo più con la visione di immagini di corpuscoli mobili detti scientificamente miodesopsie: piccoli punti mobili (mosche volanti), filamenti mobili (capelli o ragnatele) tondini o semicerchi di piccole dimensioni, più raramente lampi o flashes detti scientificamente fosfeni o fotopsie.

Le cause più frequenti del distacco di vitreo sono: l’invecchiamento, la mancanza di cristallino (afachia), la presenza di un cristallino artificiale ( pseudofachia ,condizione che si verifica dopo un intervento di cataratta), la miopia, il diabete, la disidratazione. Il distacco di vitreo può in alcuni casi preludere a problematiche retiniche da lievi a molto gravi. Può sollecitare l’inizio di una maculopatia, può determinare l’insorgenza di rotture retiniche fino al distacco di retina.

Negli ultimissimi anni è stata messa a punto una nuova metodica diagnostica detta O.C.T. (tomografia a coerenza ottica) del tutto non invasiva che permette di evidenziare, analizzare, misurare e confrontare nel tempo tutte le lesioni della retina anche secondarie al distacco di vitreo, con la semplice acquisizione di immagini ad altissima risoluzione, rendendo possibile una esatta e tempestiva diagnosi che può mettere al riparo il paziente da problemi futuri che talvolta, se non diagnosticati tempestivamente, possono divenire irreversibili.

Il Centro Microchirurgia Villa Massimo si avvale di un apparecchio O.C.T. di ultima generazione (spectral domain), ben più preciso degli apparecchi O.C.T. di più obsoleta concezione; sono stati effettuati nel nostro centro grazie a tale sofisticata apparecchiatura numerosi corsi di aggiornamento ed importanti congressi sull’argomento che hanno visto partecipi i più importanti esperti.

Dott.ssa Maria Tecla Crisci

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